RNA editing a go-go: un’altra bufala di Science?

Pochi giorni fa su Science è stato pubblicato un articolo che, se fosse confermato da studi più approfonditi, cambierebbe drasticamente ciò che sappiamo sul flusso di informazione che avviene all’interno delle nostre cellule. Il dogma centrale della biologia ci dice che l’informazione contenuta nel DNA viene trasferita all’RNA messaggero e da questo alle proteine. Si dava per scontato che tale informazione rimanesse il più possibile intatta in questi passaggi, eccezion fatta per gli errori commessi dai nostri enzimi. Un gruppo di ricerca delle Università della Pennsylvania e del North Carolina avrebbe invece scoperto che nel primo passaggio, quello che va dal DNA all’RNA, avvengono modifiche ben più frequenti di quanto si pensasse in precedenza.

ResearchBlogging.org

Analizzando le molecole di RNA e il DNA di 27 individui, i ricercatori hanno scoperto 10mila punti del genoma dove la sequenza trascritta nell’RNA non corrispondeva perfettamente a quanto codificato nel DNA. Secondo gli autori si tratterebbe di eventi di RNA editing, cioè un meccanismo secondo cui la sequenza dell’RNA messaggero viene alterata, ad esempio sostituendo una citosina (C) con un uracile (U). Nel lavoro si legge che in questi punti particolari, chiamati RDD (RNA-DNA Differences), l’80% dei trascritti era una copia perfetta della sequenza genomica, ma il restante 20% era discordante. In base ai dati, qualsiasi base azotata può “trasformarsi” in qualsiasi altra base, un risultato sorprendente dal momento che fino ad ora si credeva che con l’RNA editing si potessero ottenere solo alcune sostituzioni (C -> U, A -> I). A quanto pare, gli RDD non sono errori casuali, perché ognuno di essi si riscontra in almeno due indivui, e l’80% è presente nella metà dei campioni. Ma è possibile che un fenomeno talmente diffuso sia sempre passato inosservato?

Facciamola breve: secondo alcuni esperti, questi risultati non sarebbero affidabili. Joe Pickrell scrive su Genomes Unzipped che i trascritti discordanti potrebbero non provenire dalla stessa regione di DNA, bensì da una posizione diversa caratterizzata da una lettera di differenza. Le sequenze a disposizione dei ricercatori erano lunghe poche decine di basi, e con sequenze così corte è statisticamente probabile trovare delle corrispondenze in più punti del genoma. Se queste regioni genomiche fossero trascritte, potrebbero spiegare perché gli autori hanno trovato due copie leggermente diverse dello stesso RNA. Per maggiori dettagli vi consiglio di leggere direttamente il post di Joe Pickrell, dove la sua tesi viene discussa approfonditamente e supportata anche da esempi pratici.

Non c’è che dire: Science sta perdendo colpi. Prima l’articolo sui geni dei centenari, poi quello sui batteri mangia-arsenico, ora l’RNA editing. Sembra quasi che questa rivista cerchi a tutti i costi la scoperta sensazionale, senza fare i dovuti controlli e le necessarie revisioni sulle pubblicazioni prima di dare l’OK definitivo. D’accordo, editor e referee dovrebbero farle sempre queste cose, ma ancora più attenzione è necessaria quando si parla di cose grosse, quando si legge di DNA a base di arsenico o quando si vuole prendere a picconate un dogma della biologia. Non che i dogmi debbano restare tali per sempre, ma per confutarli servono prove molto solide, prove che in questo caso non c’erano.

Altri link:


Li, M., Wang, I., Li, Y., Bruzel, A., Richards, A., Toung, J., & Cheung, V. (2011). Widespread RNA and DNA Sequence Differences in the Human Transcriptome Science DOI: 10.1126/science.1207018

29 pensieri riguardo “RNA editing a go-go: un’altra bufala di Science?

  1. A me comunque sembra possibilissimo, anzi inevitabile, una situazione del genere.
    Dico questo suffragato dalle statistiche sulla misura della complessità dei sistemi e sull’emergenza di fenomeni a seconda della complessità del sistema.

  2. @Alberto
    E’ possibilissimo, sono d’accordo con te! Non credo però che sia inevitabile, ci sono altri modi per creare complesssità.. Comunque in questo caso specifico il punto è che gli autori del lavoro non hanno fatto i dovuti controlli, e gli editor e i referee di Science non se ne sono accorti. Avrebbero dovuto fare delle analisi aggiuntive per essere davvero sicuri che non si trattasse di artefatti, se le avessero fatte probabilmente i numeri sarebbero stati diversi.

  3. @Alberto
    Tutto è possibile, ma tra possibile e inevitabile ce ne passa..Non tutto quello che viene pubblicato va preso per oro colato.
    Confrontare sequenze lunghe qualche decine di paia di basi con il genoma è come guardare l’unghia del mignolo per vedere se due persone si somigliano, il dato risultante va quantomeno validato. Se lo scenario descritto è reale non è certo così che si può dimostrarlo. Ed in ogni caso, biologicamente parlando, uno scenario simile non sembra avere un gran senso: se l’editing fosse casuale saremmo allo sbaraglio, se fosse invece ben codificato sarebbe una complicazione enorme avere un sistema che serve solo a trasformare una base in un’altra durante la traduzione. Questo significa che è impossibile?No, chiaramente. Però magari prima bisogna avere qualche dato in più. Dopo se ne può parlare.
    Consideriamo questo articolo uno spunto per ulteriori ricerche, non una scoperta rivoluzionaria.

  4. Si è possibile, ma è probabile? E’ la spiegazione più semplice? Non direi proprio – va bene pubblicare i dati, forse non su Science, ma non si può dire che è probabile che abbiamo scoperto un sistema completamente nuovo con un impatto enorme, senza avere esplorato tutte le altre possibilità da mutation hotspot a geni paraloghi.

    Science sta diventando come Medical Hypotheses – probabilmente fra non molto pubblicherà la “prova” del disegno intelligente…

    Chissà se la lunga vita dipende dall’RNA editing influenzato dalla presenza in certi geni dell’arsenico al posto del fosfato nel DNA???

  5. Ogni ricerca, nelle prime istanze dà delle probabilità di veridicità, non delle sicurezze. Se nessuno pubblica le prime ipotesi, nessuno potrà mai confermarle o smentirle.
    Ho un’alta considerazione di chi coraggiosamente formula ipotesi dovute a considerazioni ed esperimenti validi ma non conclusivi.
    Temo che “lo scandalo” sia negli occhi del lettore che non nelle parole degli scienziati: hanno forse detto che è un evento assodato?
    di più:
    esistono forse eventi assodati alla prima pubblicazione?

    Come ho scommesso che la trasmutazione del nichel è reale e utilizzabile (chiamata erroneamente fusione fredda) esperimento fatto anche da me, sono disposto a scommettere anche su questo fatto: lo reputo più probabile del contrario e sono certo che verranno fatti tutti gli opportuni controlli PROPRIO PERCHE’ C’E’ STATO L’ANNUNCIO e dopo questi sarà assodato o falsificato (ma io scommetto sul fatto che sarà assodato, qualcuno di voi accetta?)

  6. Si Alberto, hai ragione. Però Science è, con Nature, considerato il migliore, l’apice. Si può pubblicare un’osservazione strana e non spiegata finora, ma bisogna stare molto attenti con le conclusioni – ci sono anche frasi contrastanti nell’articolo:

    1. “Even the levels of editing at these sites are similar between the two studies”
    Questo parla di editing come un fatto ma dopo dicono:

    “we do not know yet whether a different base was incorporated into the RNA during transcription or if these events occur post-transcriptionally”

    Cioè non sanno se la diversità succede durante o dopo la trascrizione dal DNA all’RNA – non sanno infatti se è dovuto a RNA editing oppure qualche altro processo.

    2. “The consistent pattern of the observations suggests that the RDDs have biological significance and are not just “noise.”

    “We speculate that this RNA sequence variation
    likely affects disease susceptibility and manifestations.”

    “Our results suggest that the search may need to include RNA sequence variants that are not in the DNA sequences”

    Non è vero, ci sono anche altre spiegazioni per cui potrebbe essere un artefatto. Non è valido concludere che da adesso in poi quando cerchiamo di collegare variazione genetiche alle malattie dovremmo forse anche studiare le variazioni nel RNA. E’ troppo presto – bisogna confirmare a) se è vero b) se ha una significatività biologica

    1. @keith
      IMO la frase: “pertanto il livello di editing è simile nei due studi” dice che ha misurato un livello di editing in due posti, ma non dice quale sia stata l’origine. Per di più afferma di non sapere se c’è editing dopo o durante: DOVE E’ IL DOLO?!?!?!?
      IMO la frase: “le osservazioni SUGGERISCONO che non è rumore ma funzionale … noi SPECULIAMO …” è quanto di più onesto e leggero possa immaginare: è un suggerimento a continuare le ricerche! Non capisco perché rispondi alle parole SUGGERISCONO e SPECULIAMO con “non è giusto CONCLUDERE”: resto fortemente del parere che lo scandalo è negli occhi del lettore ….

  7. @Alberto Io non pongo limiti alla biologia, non sarebbe la prima volta che un evento dichiarato impossibile e assurdo si dimostri poi essere un fatto reale!

    Quello che contesto è il fatto che in un lavoro scientifico le conclusioni a cui si arriva devono essere supportate da una metodologia solida. Se dopo due giorni dalla pubblicazione di questo articolo un ricercatore pubblica su un blog le pecche metodologiche dell’articolo, significa che queste pecche erano piuttosto evidenti, e se non sono state segnalate è perché l’editor o i referee coinvolti nella valutazione non sono stati all’altezza.

    In questo caso era sufficiente fare un rapido controllo bioinformatico per confermare o smentire la presenza di RNA editing, non erano neppure necessari nuovi esperimenti. Mancavano le prove per supportare quelle conclusioni: ci sono altre possibili spiegazioni più semplici per spiegare i risultati ottenuti, e gli autori avrebbero dovuto dimostrare scientificamente che quelle spiegazioni non reggevano, prima di affermare quanto hanno affermato.

  8. @Alberto
    “sono certo che verranno fatti tutti gli opportuni controlli PROPRIO PERCHE’ C’E’ STATO L’ANNUNCIO ”
    Perfetto, assolutamente d’accordo, ma magari l’annuncio non lo si da su Science che ha un Impact Factor di circa 30. Lo dai su una rivista minore e poi dopo, quando l’hai confermato, lo pubblichi su Science.
    Qui si parla di questo, ma tu evidentemente non sei dell’ambiente e quindi non cogli il punto della questione.
    Nessuno sostiene a priori che l’articolo dica assurdità, si discute la solidità del dato pubblicato. Ma di nuovo evidentemente non cogli il punto della questione poichè non sei dell’ambiente.
    Magari dovresti cercare di capire cosa stiamo dicendo prima di proporci delle lezioni di umiltà ed apertura mentale, perchè non ci stiamo ribellando alla demolizione di un dogma, ma alla discutibile scelta di pubblicare su Science questo dato.
    Fino a prova contraria Science è Science, mica è la rivista che compri all’edicola sotto casa, per cui uno si aspetta di leggerci articoli che mirino all’eccellenza come minimo.

    1. @Sabrina
      ho fatto ricerca per anni coi fisici, ho lavorato nell’industria e sono insegnante e contadino.
      Mi piace vedere molti ambienti, mi sono reso conto che l’ambiente critico dei ricercatori NON è del tutto trasparente e produttivo.
      Quando ho fatto ricerca sulla fusione fredda, l’unico interesse dei fisici era “sbugiardare l’annuncio” quando invece l’annuncio è stato confermato dai nostri esperimenti, hanno PERSO OGNI INTERESSE e hanno abbandonato l’esperimento !!!!
      Come dico a Keith analizzando il significato LETTERALE delle parole usate in inglese, riportate in mia traduzione spero adeguata, questo era una annuncio importante da fare in questo preciso modo: attenzione gente, forse c’è un processo importante (SUGGERIAMO, SPECULIAMO) che ci è sfuggito, lo cerchiamo insieme perché valuto possa essere importante e quindi non lo tengo nascosto ritardando così i risultati che in molti potremmo raggiungere prima.
      Oggi i ricercatori non sono più capaci di questa collaborazione? A mia esperienza temo di no. Nelle industrie è fomentata all’interno e tenuta segreta all’esterno, ma la ricerca non dovrebbe essere UNA?

  9. @Alberto

    “ha misurato un livello di editing in due posti, ma non dice quale sia stata l’origine. Per di più afferma di non sapere se c’è editing dopo o durante: DOVE E’ IL DOLO?!?!?!?”

    Il DOLO è qui: se il cambio è successo durante trascrizione NON è EDITING, se è successo dopo trascrizione POTREBBE essere editing. O è editing o non è – ma questa differenza è fondamentale.

    Per quanto riguarda le conclusioni – sono sempre condizionali (anche nel famoso articolo di Crick e Watson – la struttura del DNA fu un “suggerimento”).

    Poi veramente non vedo uno scandalo, non so perché lo pensi – vedo dei problemi con le conclusioni in un articolo che ha suscitato molto interessa nel mondo, che è stato pubblicato in Science, e se esiste questo EDITING avrà un impatto enorme – la cosa più bella della scienza è che per la maggiore parte siamo molto scettici, cerchiamo di smentire tutto e non scommettiamo.

    Quello che tu vedi come scandalo è semplicemente il corso normale della ricerca.

    1. ma io non sono scandalizzato, sono felicissimo che si annuncino POSSIBILITA’ scientifiche non confermate: è una accelerazione della ricerca!
      A me pare di essere stato chiarissimo nel contradditorio come difensore non come accusatore.

      Ribadisco che le parole SUGGERISCONO la possibilità di editing, non la confermano e quindi NON vedo il dolo (o lo scandalo se qualcuno preferisce).

      So che cercherete di smentire tutto, è tipico, e reputo più probabile che NON ci riuscirete, questo è il senso della mia scommessa … direi che la do 90% a 10% e su tali probabilità valuto il mio eventuale impegno, direzione sperimentale e sforzo nell’impresa.

      So benissimo cosa sia il rasoio di Occam, ma temo che non tutti lo interpretino alla stessa maniera.

    1. Cito Keith:
      “probabilmente fra non molto pubblicherà la “prova” del disegno intelligente…”

      A me pare un insulto (battuta) nei confronti di Scienze immeritato. Secondo me sarebbe addirittura scandaloso che parlasse di “disegno intelligente” essendo stato paragonato a questo ho pensato erroneamente che si gridasse allo scandalo.

      Cito Sabrina:
      “Magari dovresti cercare di capire cosa stiamo dicendo prima di proporci delle lezioni di umiltà ed apertura mentale, perchè non ci stiamo ribellando alla demolizione di un dogma, ma alla discutibile scelta di pubblicare su Science questo dato.”

      Science non doveva pubblicare un indizio così importante? Forse allora non siamo d’accordo sul ruolo delle conoscenze e pubblicazioni scientifiche.

      Riguardo al capire l’articolo e al rasoio di Occam mi viene da aggiungere questo:
      per un biologo la soluzione più semplice **che tende a essere giusta** è quella di andare a cercare altri segmenti codificanti, per un sistemista addentro alle teorie della complessità la soluzione più semplice **che tende a essere quella giusta** è l’esistenza di ovvie e ineludibili interazioni eliminate di default dai biologi con una presa di posizione semplificativa assurda per un sistemista …

  10. @Alberto
    Qualsiasi ricerca da indizi importanti per avvicinarsi a scoperte importanti. Allora tutti pubblicheranno su Science?
    Cmq mi limito ad augurare una buona giornata, perchè il contraddittorio per me perde di senso quando l’interlocutore non sta ad ascoltare.
    Io ascolto quello che sta dicendo lei, e concordo sull’importanza di rendere accessibili i dati di qualsiasi ricerca; ma lei non ascolta me, che cerco di fare presente il fatto che Science non ha questo compito.

  11. @Alberto
    Un’ultima precisazione, se lei ha lavorato coi fisici allora non ha la stessa visione di Science di chi lavora in altri ambiti della ricerca. La fisica non è uno dei campi d’elezione di Science.

  12. @Sabrina
    “Io ascolto quello che sta dicendo lei, e concordo sull’importanza di rendere accessibili i dati di qualsiasi ricerca; ma lei non ascolta me, che cerco di fare presente il fatto che Science non ha questo compito.”

    A me sembra di ascoltare, Lei sta ascoltando ciò che i responsabili scientifici di Science le stanno comunicando? Sembrano avere un parere opposto ed essere nella posizione di decidere … o pensa davvero che non conoscano la differenza fra un primo indizio e una prova consolidata?
    Sono più propenso a credere a una scelta precisa e credere che siano loro a definire ciò che Science deve o non deve pubblicare … personalmente concordo con l’impostazione.

    E’ vero frequentavo i fisici e ciascuno di loro mi diceva di essere l’unico normale in un ambiente di pazzi … riscontro lo stesso atteggiamento in molti altri ambiti … vista questa situazione cosa le fa pensare che io non ascolti mentre lei si?

  13. Alberto, forse non ti è chiara la gravità della questione. Provo a spiegartelo così.

    Immagina di entrare in una stanza di casa tua e premere l’interruttore per accendere la luce. Da quando abiti lì quella luce si è sempre accesa, invece questa volta la luce non si accende. A questo punto inviti altre persone a premere l’interruttore, per verificare che il problema non sia il tuo dito. Vedendo che anche in questo caso la luce non si accende, decidi di riscrivere le leggi fisiche che regolano il flusso di elettroni in modo tale che il fenomeno osservato possa essere spiegato. Elabori una nuova teoria complicatissima sui campi elettromagnetici e la invii a una prestigiosa rivista scientifica, dichiarando molto prudentemente che si tratta solo di speculazioni e non di certezze: “Riteniamo che sia necessario rivedere le leggi che regolano il flusso di corrente”. La prestigiosa rivista scientifica decide di pubblicare la tua nuova teoria, senza neppure chiederti di controllare che non si fosse per caso bruciata la lampadina.

    Una cosa simile è successa con questo articolo.

    1. @emmecola
      Dalle vostre conoscenze biologiche evidentemente l’esempio della lampadina è calzante, non posso che crederti.
      Dalle mie conoscenze sistemiche e sulla teoria della complessità NON è così, l’esempio della lampadina è totalmente fuorviante.

      Inoltre il comitato scientifico di Science che suppongo interdisciplinare, avvalora la mia ipotesi: la pubblicazione in oggetto è considerata un indizio importante degno di attenzione scientifica nel momento attuale. Negarlo mi pare negare l’evidenza, negare la professionalità ad ampio spettro di Science o credere nelle teorie del complotto, cose che non prendo in considerazione.

      Se il punto di vista di un sistemista a un biologo non serve, mi fermo qui, non ho null’altro da aggiungere … sono solo un po’ deluso … a me torna che Science abbia fatto questa pubblicazione anche per altri motivi, ma ovviamente non li illustro se non è gradito neppure l’incipit.
      Tolgo il disturbo, continuo altrove il discorso.

      1. Alberto, sono curioso: perché secondo te Science ha fatto questa pubblicazione? Voglio capire per quale motivo credi che la mia metafora non sia calzante. E non fare l’offeso, non ti vogliamo mica cacciare! 🙂

  14. @” Lei sta ascoltando ciò che i responsabili scientifici di Science le stanno comunicando? Sembrano avere un parere opposto ed essere nella posizione di decidere … o pensa davvero che non conoscano la differenza fra un primo indizio e una prova consolidata?”
    Durante il mio percorso di studi mi è stata insegnata una cosa essenziale: apprendere non significa assorbire come una spugna bensì digerire criticamente ogni informazione, qualunque sia la fonte. Un utile esercizio che faccio tuttora.

    @”E’ vero frequentavo i fisici e ciascuno di loro mi diceva di essere l’unico normale in un ambiente di pazzi … riscontro lo stesso atteggiamento in molti altri ambiti … vista questa situazione cosa le fa pensare che io non ascolti mentre lei si?”
    Il fatto che trovo le risposte poco centrate rispetto a ciò che dico. Per esempio non ho capito qual è la logica che lega queste tre proposizioni.
    Concluderei che c’è un problema di comunicazione che rende inutile continuare questa discussione.
    Non volendo quindi intasare la pagina dei commenti con un dibattito sterile le rinnovo il mio augurio di una buona giornata.
    Sono certa che troverà altri più idonei interlocutori con cui proseguire il discorso.

  15. @Alberto

    Science recentemente ha pubblicato 3 articoli con soggetti molto importanti (questo su RNA “editing”, uno sulla genetica della longevità ed un altro sull’arsenico al posto del fosfato nel DNA). Se vai su Science Express vedrai che longevità e arsenico stanno in fondo – perché? Perché anche questi articoli contengono dati molto discutibili e la rivista non li ha ancora pubblicati in in numero del giornale.

    Molti esperti, molto più esperti di me, sono dell’opinione che anche questo articolo è stato pubblicato troppo in fretta – vedi genomesunzipped ed altri. Il compito del comitato scientifico è molto difficile, devono scegliere fra migliaia di articoli ogni anno, non vogliono perdere articoli importanti e a volte possono anche sbagliare. Questa volta il parere di molti è che hanno sbagliato – non vediamo uno scandalo, non vediamo niente di personale – vediamo solo qualcosa di discutibile.

    Il mio commento sul disegno intelligente veramente non era da prendere sul serio – esso è dovuto alla mia afflizione di essere inglese (per 75%), è umorismo inglese…

  16. @emmecola
    in privato ti rispondo volentieri, non me la sento di illustrare pubblicamente punti di vista alternativi quando qui pare sia “obbligatorio” accettare la posizione denigratoria altrimenti significa che “non hai capito” oppure “non ascolti”.
    Se io fossi un premio nobel per la trascrizione RNA o similia e leggessi questo su Science avrei un atteggiamento del generei: “cavolo, vuoi vedere che ci sono aspetti di altre discipline di cui non so?” E sicuramente mi informerei interdisciplinarmente prima di pronunciare la parola “bufala” o confrontare con “l’intelligent design”.

    Non è questione di offendersi, figurati, mi viene da ridere … è che in questi casi tendo a prendere per i fondelli, ma mi pare che alcuni toni siano troppo rigidi per sopportare la cosa, quindi preferisco tacere onde evitare flames.

    @Keith
    Adesso ti ho capito benissimo. Ti avevo malinteso leggendoti in sequenza a Sabrina.

    Io penso di aver capito come mai questa notizia ha superato le perplessità dei genetisti. Penso sia per motivazioni che esulano dalla genetica e che fanno assurgere questa “bomba” a importanza differente. Ma mi pare di capire che andrei fuori tema parlandone.

    Delle due notizie che citi so solo dei batteri all’arsenico e so che la sostituzione con fosforo è tutt’altro che comprovata, cionondimeno reputo la notizia importantissima per l’esobiologia. Studi al riguardo potrebbero essere poco interessanti per noi e poco finanziati, ma rendere nota e finanziata questa strada potrebbe ampliare la nostra idea di “vita”, cosa molto importante quando manderemo una sonda nell’oceano di Europa …

    I miei canali mi hanno fatto perdere la notizia sul longevismo, che oltretutto è l’argomento principe del mio gruppo. Peccato imperdonabile (o magari non so di saperlo già) vedo di informarmi per tempo e darti la mia opinione se ti interessa … oltretutto come potrei non dire niente visto il mio compagno di icona 🙂

  17. @Keith
    rettifica: conosco l’argomento longevismo di Science Express.
    Lo reputo anche dal mio punto di vista di non grande importanza: una semplice statistica di valenza temporale e spaziale locale, una piacevole curiosità che potrebbe avere qualche ricaduta sullo studio di variazioni pro-vita (come gli abitanti di Limone) ma niente di proiettato a qualche fine di ampio respiro … un po’ come 23andMe 🙂

  18. @Alberto
    Ma guardi che io intendevo che noi due non riusciamo a capirci e che era più utile se continuava a parlare con Keith e Emmecola, con cui effettivamente il dialogo si sta rivelando produttivo.
    Realmente non vedo il senso di insistere a cercare di spiegarci, purtroppo a volte la tecnologia può complicare le cose. Ben vengano ulteriori chiarimenti, li leggerò con interesse.
    Evidentemente c’è stato un ulteriore fraintendimento, temo proprio non ci sia nulla da fare: abbiamo un problema di incomunicabilità.

  19. Da “padrone di casa” mi vedo costretto a chiedere a tutti di abbassare un po’ i toni, mi sembra che la discussione abbia preso una brutta piega!

    A quanto pare questo articolo ha suscitato molto dibattito. Sembra ci siano due “fazioni”: chi ritiene che questo lavoro abbia dei punti deboli e chi invece si fida del comitato scientifico di Science, che ha dato l’OK. Come dar torto ad Alberto? Dopotutto Science è Science, è comprensibile che una persona non addetta ai lavori si affidi al giudizio di chi è più esperto. Detto questo, a me la critica di Joe Pickrell su Genomes Unzipped è risultata molto convincente, perciò sono portato a credere che questa volta a sbagliare siano stati gli editor e i referee di Science (errare è umano!).

    Ovviamente solo il tempo dirà chi aveva ragione.

    ps: Alberto attendo la tua mail!

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